LA ROMAGNA È STATA ANNEGATA ANCHE DALL’IDEOLOGIA GREEN, DA QUESTA NUOVA “FEDE VERDE”. BONACCINI COMMISSARIO? IRRICEVIBILE.
Questa mattina sono intervenuto in aula durante l’informativa della Giunta Bonaccini sull’alluvione che ha colpito la nostra Romagna. Ho detto con chiarezza che è mancata la prevenzione per fronteggiare simili emergenze. Non è stato fatto abbastanza per quanto concerne la pulizia e la manutenzione dei fiumi, il rafforzamento degli argini e la creazione di nuovi bacini di laminazione (la Romagna ne è sguarnita).
Chiamare in causa il cambiamento climatico è un comodo e immediato rifugio da ogni responsabilità. Non esistono i negazionisti climatici, bensì esistono gli ecotalebani e gretini che si oppongono a qualsiasi intervento che può fattivamente contribuire alla messa in sicurezza del territorio, così come esiste il fanatismo ecologista di coloro che difendono i diritti delle nutrie che scavano gli argini. La verità è che la Romagna è stata annegata anche dall’ideologia green, da questa nuova “fede verde”, da questa nuova religione. Tutto ciò lo dico affinché simili tragedie non si possano ripetere più in futuro. Ma questo accadrà solo se si riconosceranno certi errori e si prenderanno precise strade non ideologiche.
Leggo, inoltre, che il Partito Democratico, a partire dal suo parlamentare ed ex Sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, sta insistentemente lanciando con forza il Presidente Bonaccini affinché venga nominato come commissario straordinario per l’alluvione. Irricevibile. Non può ricevere questa “promozione”. Sarebbe oltretutto sbagliato far gestire i soldi pubblici della ricostruzione a chi ha avuto precise responsabilità nella gestione del territorio in tutti questi anni.