Il Ragno e la Mosca
𝘓𝘢 𝘴𝘦𝘨𝘶𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘧𝘰𝘵𝘰 𝘯𝘢𝘴𝘤𝘦 𝘥𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘤𝘰𝘭𝘭𝘢𝘣𝘰𝘳𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘢𝘴𝘵𝘳𝘰𝘧𝘰𝘵𝘰𝘨𝘳𝘢𝘧𝘪𝘤𝘢 𝘤𝘰𝘯 𝘭'𝘢𝘮𝘪𝘤𝘰 𝘎𝘪𝘢𝘤𝘰𝘮𝘰 𝘎𝘰𝘵𝘳𝘢 𝘤𝘩𝘦 𝘮𝘪 𝘩𝘢 𝘨𝘦𝘯𝘵𝘪𝘭𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘤𝘩𝘪𝘦𝘴𝘵𝘰 𝘥𝘪 𝘦𝘭𝘢𝘣𝘰𝘳𝘢𝘳𝘦 𝘭𝘢 𝘴𝘶𝘢 𝘴𝘦𝘴𝘴𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘪 𝘴𝘤𝘢𝘵𝘵𝘪.
Questa insolita coppia di oggetti cosmici, due vaste nebulose nella Costellazione dell’Auriga ad una distanza di circa 10.000 anni luce dalla Terra, viene chiamata Il Ragno e la Mosca (The Spider and the Fly). La nube gassosa ricca di filamenti simili alle zampe di un ragno, visibile in basso di questa ricca ripresa, è in realtà una nebulosa a emissione chiamata IC 417, mentre la nebulosità più piccola in alto, catalogata NGC 1931, è una nebulosa a emissione e riflessione. Il Ragno è una vasta regione di formazione stellare, ricca di ammassi di giovani stelle, la cui luce cocente scolpisce cavità e filamenti nelle vicine nubi polverose. Anche nella Mosca, più compatta ed estesa per circa 10 anni luce, risplendono ammassi aperti di giovani stelle ardenti.

Light: 357 x 240 seconds
Filter: Optolong L-eXtreme
Camera: Asi 294 mc pro
Telescope: Ts 115/800 F/7
Guide scope: 60 - 240 mm
Mount: Skywatcher Heq5 pro
Acquisition: Asiair Plus
Software: DSS - Pixinsight – Photoshop
Shots: 24-25-26-27/12/2024
Location: Siena (SI) ITALY
Author: GIACOMO GOTRA & GIACOMO PRO’.

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Pacman Nebula
𝘓𝘢 𝘴𝘦𝘨𝘶𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘧𝘰𝘵𝘰 𝘯𝘢𝘴𝘤𝘦 𝘥𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘤𝘰𝘭𝘭𝘢𝘣𝘰𝘳𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘢𝘴𝘵𝘳𝘰𝘧𝘰𝘵𝘰𝘨𝘳𝘢𝘧𝘪𝘤𝘢 𝘤𝘰𝘯 𝘭'𝘢𝘮𝘪𝘤𝘰 𝘎𝘪𝘢𝘤𝘰𝘮𝘰 𝘎𝘰𝘵𝘳𝘢 𝘤𝘩𝘦 𝘮𝘪 𝘩𝘢 𝘨𝘦𝘯𝘵𝘪𝘭𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘤𝘩𝘪𝘦𝘴𝘵𝘰 𝘥𝘪 𝘦𝘭𝘢𝘣𝘰𝘳𝘢𝘳𝘦 𝘭𝘢 𝘴𝘶𝘢 𝘴𝘦𝘴𝘴𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘪 𝘴𝘤𝘢𝘵𝘵𝘪.
NGC 281 è una nebulosa a emissione visibile nella costellazione di Cassiopea; circonda l'ammasso aperto IC 1590. Talvolta è chiamata Nebulosa Pacman
Si individua 1,5 gradi ad est della stella α Cassiopeiae; occorrono strumenti potenti per poter individuare la nebulosa, che sicuramente è l'oggetto più importante, dato che l'ammasso ad essa associato è formato da pochi astri e dominato da una stella doppia di ottava magnitudine. La nebulosa appare solcata nettamente da una vena scura, che la attraversa in senso est-ovest; perpendicolare a questa se ne individua un'altra, rivolta verso sud: viene così a formarsi una "T" che segna profondamente tutto l'oggetto.

Light: 186 x 240 seconds
Filter: Optolong L-eXtreme
Camera: Asi 294 mc pro
Telescope: Ts 115/800
Guide scope: 60 - 240 mm
Mount: Skywatcher Heq5 pro
Acquisition: Asiair Plus
Software: DSS - Pixinsight – Photoshop
Shots: 17-18-19-20/01/2025
Location: Siena (SI) ITALY
Author: GIACOMO GOTRA & GIACOMO PRO’.

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Sh2-312 CONCORDE NEBULA
Ho deciso di integrare questo soggetto già ripreso 3 anni fa e difficile da catturare perché si alza poco sull’orizzonte Sud.
Si tratta di un'estesa nebulosa a emissione visibile nella costellazione della Bussola.
Fa parte di un lunghissimo filamento arcuato che ricopre quasi per intero la costellazione in cui si trova, sconfinando nella vicina Macchina Pneumatica; la sua debolezza fa sì che sia fotografabile con l'ausilio di filtri o con apparecchi ad alta sensibilità con riprese grandangolari, a causa della sua enorme estensione. Il periodo più adatto per la sua osservazione nel cielo serale è compreso fra i mesi di Dicembre e Aprile e la sua declinazione meridionale fa sì che sia osservabile con più facilità dalle regioni australi.
Il soprannome Concorde ne deriva dalla caratteristica figura vagamente somigliante al famoso aereo passeggeri supersonico Concorde.

Light (2022) 48 x 600 seconds Filter: Optolong L-eXtrime
Light (2025) 94 x 300 second Filter: Optolong L-Ultimate
Camera: Asi 294 mc pro
Lens: Samyang 135mm
Guide camera: Asi 120 mini
Guide scope: 60 - 320 mm
Mount: Skywatcher Eq 6-r Pro
Acquisition: Asiair Plus
Software: DSS - Pixinsight – Photoshop
Shots & Location:
Marzo 2022 - Valle degli Ulivi Manduria (TA) ITALY
Marzo 2025 - Torricella (TA) ITALY
Author: PRO’ GIACOMO.

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IC 410
𝘓𝘢 𝘴𝘦𝘨𝘶𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘧𝘰𝘵𝘰 𝘯𝘢𝘴𝘤𝘦 𝘥𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘤𝘰𝘭𝘭𝘢𝘣𝘰𝘳𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘢𝘴𝘵𝘳𝘰𝘧𝘰𝘵𝘰𝘨𝘳𝘢𝘧𝘪𝘤𝘢 𝘤𝘰𝘯 𝘭'𝘢𝘮𝘪𝘤𝘰 𝘎𝘪𝘢𝘤𝘰𝘮𝘰 𝘎𝘰𝘵𝘳𝘢 𝘤𝘩𝘦 𝘮𝘪 𝘩𝘢 𝘨𝘦𝘯𝘵𝘪𝘭𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘤𝘩𝘪𝘦𝘴𝘵𝘰 𝘥𝘪 𝘦𝘭𝘢𝘣𝘰𝘳𝘢𝘳𝘦 𝘭𝘢 𝘴𝘶𝘢 𝘴𝘦𝘴𝘴𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘪 𝘴𝘤𝘢𝘵𝘵𝘪.
Nota talvolta come Nebulosa Girino a causa dei suoi filamenti nordorientali, è una nebulosa a emissione di grandi dimensioni visibile nella costellazione dell'Auriga; ad essa è legata l'ammasso aperto NGC 1893, formato da giovani stelle massicce piuttosto disperse. La regione è sede di importanti processi di formazione stellare generanti stelle di grande massa.
IC 410 si individua nella parte centromeridionale della costellazione dell'Auriga, in una regione molto ricca di campi stellari e nebulose situate poco a sud della linea congiungente le stelle ι Aurigae e θ Aurigae; ad ovest della nebulosa si osserva una doppia concatenazione di stelle di magnitudine 4 e 5, ben visibile anche a occhio nudo e dominata dalla stella 16 Aurigae, che aiuta nell'individuazione.
Il periodo più indicato per la sua osservazione nel cielo serale ricade fra i mesi di Ottobre e Marzo ed è notevolmente facilitata per osservatori posti nelle regioni dell'emisfero boreale terrestre; alle latitudini più settentrionali si presenta circumpolare, mentre da aree come l'estremità meridionale del Sudamerica non può essere praticamente mai osservata.
Le dimensioni reali di IC 410, considerata una distanza così elevata, assumono proporzioni notevoli, dell'ordine del centinaio di parsec. Al suo centro presenta una sorta di cavità in cui si trova l'ammasso aperto NGC 1893, le cui stelle sono responsabili della ionizzazione dei suoi gas. NGC 1893 è formato da numerose stelle giovani disperse, oscurate da alcune dense nubi molecolari.

Light: 210 x 240” Filter: Optolong L-eXtreme
Light: 60 x 240” Filter: Optolong L-eNhance
Camera: Asi 294 mc pro
Telescope: Ts 115/800
Guide scope: 60 – 240 mm
Mount: Skywatcher Heq5 pro
Acquisition: Asiair Plus
Software: DSS - Pixinsight – Photoshop
Shots: Marzo 2025
Location: Siena (SI) ITALY
Author: Giacomo Gotra & Giacomo Pro’

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Abell 31
Nota anche come Sh2-290 o PK 219+31.1, è un’antica nebulosa planetaria situata nella costellazione del Cancro distante circa 2.000 anni luce.
Si individua con estrema difficoltà circa 2,5 gradi a SSE dell'ammasso aperto M67; nonostante le sue grandi dimensioni (una delle nebulose planetarie più estese della volta celeste) non è altrettanto luminosa, anzi la sua estensione è la causa della sua bassa luminosità: si tratta infatti di una nebulosa molto antica, i cui gas si sono espansi a tal punto da iniziare a disperdersi nel mezzo interstellare circostante. La parte meridionale della nube è circondata da un effetto bow shock (un’onda d’urto), mentre la parte settentrionale ha dei limiti estremamente sfumati, segno che qua la dissoluzione è già in atto. Tutte le nebulose planetarie, nel corso del tempo, subiranno questo stesso destino.
La stella centrale della nebulosa planetaria è una nana bianca con un tipo spettrale di DAO. La nana bianca è ciò che resta di una stella che esisteva ma che si è estinta, lasciando dietro di sé Abell 31 e la nana bianca.

Light 250 x 300 seconds
Filter: Optolong L-Ultimate
Camera: Asi 294 mc pro
Telescope: Sky-Watcher Newton 200/800 F4
Guide camera: Asi 120 mini
Guide scope: 60 - 320 mm
Mount: Skywatcher Eq 6-r Pro
Acquisition: Asiair Plus
Software: DSS - Pixinsight – Photoshop
Shots: 19-20-21-22/02/2025
Location: Torricella (TA) ITALY
SQM: 19,60
Author: PRO’ GIACOMO.

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